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Territorio

GIACOMO STUCCHI

Il senatore leghista, ex Copasir, si candida a guidare Bergamo e punta a far rivivere i quartieri

aprile 2019

E' ufficiale: lo sfidante di Giorgio Gori sarà Giacomo Stucchi, nato a Bergamo, cresciuto a Verdello, residente da tempo in città, 50 anni, 22 dei quali trascorsi in Parlamento. Giornalista e libero professionista nel campo della cybersicurezza, Stucchi ha al suo attivo un mandato di presidenza al Copasir dal 2013 al 2018, ed è uno tra i volti più noti della politica leghista locale. Come è prerogativa della Lega, si mostra vicino alla cittadinanza, presente e concreto, seppur sintonizzato su toni ben più pacati rispetto a quelli a cui spesso ci hanno abituato i suoi colleghi. Anche sulla sua candidatura, arrivata se non a sorpresa certamente dopo qualche ritardo sui tempi tecnici della campagna elettorale, non si sbilancia: «Il ritardo è relativo, se si considera che capoluoghi come Cremona o Pavia hanno richiesto più tempo, quasi un mese in più, per trovare un candidato. Nel nostro caso la situazione è differente, in quanto abbiamo un competitor conosciuto, e questo presuppone una strategia di gruppo, che coinvolga con pari dignità tutte le liste che mi sostengono e che hanno contribuito alla stesura del programma di coalizione, ma che preveda anche un impegno personale importante. Questa non è ovviamente una novità per la Lega, che è sempre stata molto presente con i suoi gazebo in tutto il territorio, indipendentemente dal fatto che ci fosse una campagna elettorale in corso o meno. Parlo di un impegno personale del sottoscritto. Credo che sia certamente importante “farsi vedere” in occasioni e contesti pubblici, ma ritengo che si debba offrire anche un modo diverso di rapportarsi con il candidato. Non solo quindi incontri nelle vie e nelle piazze di Bergamo con scambi di vedute e rapidi saluti. Il nostro riferimento sarà il nuovo punto elettorale di via Zanica 20, in zona Malpensata, dove chiunque sarà libero di entrare e chiedere di presentare e discutere un’idea. Siamo molto soddisfatti del fatto che molte delle istanze della cittadinanza coincidano con quelli che abbiamo identificato come punti chiave del programma, e che molte delle soluzioni individuate dai bergamaschi stessi siano compatibili con quelle a cui siamo giunti noi: significa che siamo stati in grado di leggere i bisogni». (Leggi l'intervista completa nel numero di aprile)

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