Motori
Taycan Cross Turismo
L’aveva già fatto con Taycan, la prima Porsche elettrica con prestazioni da vera sportiva. E ora la Casa di Zuffenhausen alza il tiro nell’ambito del mondo luxury ad emissioni zero con un modello, strettamente imparentato con la prima Taycan. Con Taycan Cross Turismo, Porsche strizza inoltre l’occhiolino anche al segmento delle Shooting Brake e soprattutto propone una interessante alternativa 100% elettrica ai tradizionali suv di fascia alta. Abbiamo provato la nuova vettura della casa automobilistica tedesca, messa gentilmente a disposizione per l’occasione dal Centro Porsche Bergamo, nella splendida cornice del Monte Farno situato lungo il crinale che separa la val Gandino dalla valle Seriana. Grazie alla trazione integrale presente in tutte le quattro varianti e a soluzioni davvero interessanti perché “ingegnose” ma anche high tech, nuova Taycan Cross Turismo entra con largo anticipo in una nicchia - quello dei modelli “versatili” di lusso - che assicura prestazioni impeccabili anche in condizioni off-road. Un’auto, dunque, che si dimostra soprattutto una instancabile viaggiatrice, proponendo tutti i punti di forza della Taycan, come le elevate prestazioni e l’autonomia di riferimento, ma aggiungendo i vantaggi di una carrozzeria con portellone e una linea del tetto che garantisce molto più spazio per la testa dei passeggeri che siedono dietro, il tutto con un volume di carico che può arrivare ad oltre 1.200 litri. La nuova Taycan 4 Cross Turismo oggetto del nostro test-drive mostra già a vettura ferma che la sua versatilità si estende oltre la quotidianità grazie anche al pacchetto Offroad Design. Il suo design abbina stile ed efficienza e si caratterizza per la linea sportiva del tetto che degrada dolcemente verso la parte posteriore: la Porsche Taycan 4 Cross Turismo ha infatti uno stile del tutto originale. Una linea che dai designer Porsche è chiamata flyline, il Cx (coefficiente di penetrazione aerodinamica) infatti misura 0,26 e si raggiunge senza nessun alettone posteriore ma solo con un semplice spoiler fisso. Il caratteristico design da fuoristrada è dato dai rivestimenti dei passaruota, dalle protezioni inferiori nella parte anteriore e posteriore e dalle alette speciali agli estremi dei paraurti, ottenibili con il pacchetto Off-Road Design che può aumentare l’altezza della vettura da terra fino a 30 mm. Un valore, quest’ultimo, che di fatto rende la vettura utilizzabile per un off-road leggero. Sempre nella parte posteriore anche la nuova Cross Turismo presenta la barra luminosa effetto vetro, che unisce i gruppi ottici. Cross Turismo propone anche speciali flap agli angoli dei paraurti e anche alle estremità delle minigonne che proteggono da danni causati dal pietrisco sollevato dalle ruote. Come nella berlina sportiva Taycan, il quadro strumenti si estende per l’intera larghezza della vettura e comprende - oltre al display davanti al pilota - un elemento per l’infotainment centrale da 10,9 pollici e un altro display opzionale davanti al passeggero. A richiesta, in alto sulla plancia è disponibile una bussola, che sottolinea il carattere avventuroso di questo modello. Ma la vera differenza, come abbiamo potuto valutare durante il test, sta nell’evoluzione del telaio. Porsche, per Taycan Cross Turismo impiega un sistema di comando interconnesso a livello centrale e la presenza di serie delle sospensioni pneumatiche adattive con tecnologia a tre camere con ammortizzatori PASM (Porsche Active Suspension Management). Per quanto riguarda le dimensioni Taycan può contare su 4,974 mt di lunghezza, 1,967 mt di larghezza e 1,412 mt di altezza e con un bagagliaio di 446 litri di capienza in conformazione standard e 1.212 litri con i sedili reclinati. La versione dotata di Performance Battery Plus da 93,4 kWh, sviluppa 380 CV, che diventano 476 CV in overboost, e raggiunge una velocità massima di 220 km/h, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 5,1 secondi. Le sospensioni pneumatiche includono di serie una funzione Smart-Lift che consente di sollevare l’auto con la semplice pressione sul tasto dell’assetto. Oltre a questo, se la situazione diventa più impegnativa, si può ricorrere al programma di guida aggiuntivo Gravel Mode per strade sterrate, sabbiose o fangose. Alessandro Belotti