Economia
Codice della Crisi d’impresa
Nel 2019 è stato approvato il D.Lgs 14/2019 denominato “Codice della Crisi d’impresa” che contiene due articoli di impatto estremamente rilevante nella gestione di un’azienda, facendo sorgere nuovi obblighi e responsabilità in capo agli amministratori.
L’art. 2086 comma II ha imposto alle imprese l’obbligo di dotarsi di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile ai fini del mantenimento della continuità aziendale e di intercettare indizi di crisi.
L’art. 2476 comma IV, ha fatto sorgere in capo agli amministratori, che non proteggono adeguatamente l’azienda e quindi non adottato le predette disposizioni, la responsabilità diretta e solidale (rispondendo con il proprio patrimonio personale dei debiti aziendali).
Attenzione: le proroghe all’efficacia del Codice della Crisi non hanno toccato questi due articoli e pertanto dal 16 marzo 2019 tutti gli amministratori di società devono ottemperare a quanto sopra. Come? Con un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, come dice la legge. Ma cosa vuol dire? Basta avere una contabilità in ordine? No, non basta.
Gli amministratori sono obbligati a dotarsi di strumenti che possano misurare le previsioni di performance per il futuro e permettere di intervenire prontamente in caso di indizi negativi. Allora basta analizzare il bilancio? No, non basta. Il bilancio racchiude dati ormai passati. Il bilancio può essere oggetto di analisi e di valutazioni, ma non può certamente essere lo strumento della previsione. E allora quale è lo strumento più idoneo? Un vero e proprio cruscotto di controllo, che non misuri (solo) i dati finanziari ed economici, ma vada a monitorare tutte le azioni da svolgere nelle aree strategiche dell’azienda (processi interni, innovazione, clima aziendale) e permetta in real time all’amministratore di dirigerla nel migliore dei modi. Ora che hai finito di leggere, chiama il tuo commercialista.
Dottor Roberto Mazzoleni - Studio Mazzoleni & Partners