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CARRETTA, il consigliere-millenial dalla parte dei pendolari

luglio 2018

Rappresenta Bergamo al Pirellone: è l’unico consigliere regionale eletto in città alle recenti consultazioni del 4 marzo, oltre ad essere il più giovane consigliere comunale cittadino. Lui è Niccolò Carretta, ingegnere prestato alla politica, pendolare fin dai tempi (recenti) dell’università. Una risorsa importante per la coalizione del Centrosinistra cittadino in vista delle amministrative 2019.
Con i suoi 26 anni, lei è il più giovane consigliere di Regione Lombardia. La sua elezione non era scontata: come sta vivendo questa esperienza?
«I primi conteggi li ho ricevuti intorno alle 2.30 del mattino: sono state ore di grande emozione insieme al gruppo di giovani che mi ha aiutato durante tutta la campagna elettorale. Il mio segreto? Ho semplicemente portato avanti una campagna corretta, basata sui contenuti, sull’ascolto di tante realtà e concentrata soprattutto su Bergamo e hinterland. Sono stato eletto consigliere comunale nel 2014 e aver quadruplicato le preferenze cittadine in soli quattro anni è stata una grande soddisfazione: mi fa piacere condividerla con tutte le persone che, su vari livelli, in questi anni hanno lavorato con me. Sono l’unico consigliere regionale della città e interpreto questo ruolo con responsabilità e spirito di collaborazione nei confronti di tutti».
La vittoria di Attilio Fontana su Giorgio Gori è stata schiacciante: si è chiesto perché sia finita così?
«La spiegazione più semplice è che la concomitanza tra politiche e regionali ha fatto sì che gli elettori fossero concentrati sui grandi temi di rilievo nazionale, come l’economia e l’immigrazione e che, quindi, non abbiano dato molto peso a quanto faticosamente stavamo cercando di raccontare in ogni angolo della Lombardia, per darle un nuovo slancio all’insegna dell’innovazione, della sostenibilità e di una crescita economica più equa. L’unico appunto che faccio a me e a tutta la coalizione è, forse, di non essere riusciti a individuare un grande tema - anche simbolico - su cui far campagna: abbiamo passato in rassegna tutte le questioni regionali, studiato soluzioni precise e fattibili, eppure non è bastato. Ma ovviamente il voto degli elettori va rispettato e abbiamo sin da subito iniziato a lavorare all’interno del consiglio regionale, avanzando proposte e rapportandoci alla maggioranza con spirito costruttivo». CDG
(Leggi l'intervista completa nel numero di luglio/agosto - in edicola da venerdì 6 luglio)


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