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Economia

BREXIT

L'evento politico dell'anno

luglio 2016

Il voto in UK ha segnato un inversione nel percorso storico di integrazione europeo.Mai prima d’ora vi era stata una votazione che mettesse in discussione l’Unione Europea. Mai prima d’ora un paese ha deciso di lasciare l’unione Europea.
Nonostante una propaganda spinta dai mass media, da economisti di fama internazionale, da “avvertimenti” di Junker - presidente commissione europea - e George Soros - speculatore finanziario che fece uscire dallo SME l’UK nel 92 - e l’omicidio di una giovane parlamentare sostenitrice del “remain”: ha vinto il Brexit.
Si potrebbe sostenere che il voto inglese ha dimostrato di saper andar contro i media, i tecnocrati, gli shock emotivi, gli speculatori e gli economisti pagati dagli speculatori tramite una Think Tank chiamata INET.
Si potrebbe sostenere che il voto è la conseguenza del trattamento antidemocratico ed antisociale che l’UE ha riservato a quei paesi ad essa più legati come Grecia o Portogallo.
Si potrebbe pensare che un ruolo lo abbia giocato il fatto che l’unica istituzione europea eletta dai cittadini, il parlamento, non possa proporre alcuna legge.
Ma si dimenticherebbe una cosa: la Regina.
La Regina, formalmente sempre neutrale, riesce senza esporsi a mandare dei segnali molto chiari nei momenti strategici. Nel 2014, al tempo del referendum per l’indipendenza della Scozia la regina, in un contesto che sarebbe stato intercettato collateralmente dai media, disse: “spero che gli Scozzesi ci pensino veramente molto bene”. Un chiaro, anche se implicito, messaggio. Allo stesso modo, a pochi giorni dal voto sull’Brexit, ad una cena, “Queen Elizabeth” ha chiesto ai suoi ospiti: “datemi 3 buone ragioni per cui il Regno Unito dovrebbe rimanere in Unione Europea”.
Un’altro, astuto, chiaro segnale ai sudditi.
Non sembra quindi un caso che le zone più Inglesi abbiano votato per il Brexit, mentre  in quelle meno e non inglesi, come Londra con i suoi secolari fenomeni migratori, l’Irlanda del Nord, la Scozia ed il Galles, l’ago della bilancia si sia spostato nell’altro senso, spesso in modo molto marcato.
Nell’analisi dell’voto si sono viste le acrobazie più varie ma alcune cose sono certe:
• L’unione europea risulta sempre più schiacciata sull’Eurozona
• Il baricentro dell’unione europea diventerà sempre più tedesco
• L’Italia diventa la terza economia dell’Unione Europea.

Nell’analisi degli effetti economici alcune cose sono sicure:
• Il regno unito dispone di una valuta a cambio fluttuante e niente può renderlo incapace di spendere nella sua valuta.
• Continuerà ad esserci libero commercio con l’Europa tra le altre cose perché è tutelato dagli accordi del WTO (organizzazione mondiale del commercio).
• Il valore della Sterlina gravita intorno al valore fissato dal monopolista della sterlina, lo stato Inglese. I mercati possono solo far gravitare le quotazioni intorno a tale valore.

Nell’analisi della gestione mediatica dell’avvenimento una cosa va detta:
• I media Italiani hanno detto un sacco di sciocchezze e continueranno a dirle ma, questa volta, le corbellerie economiche spaventapasseri emergeranno molto rapidamente. Ivan Invernizzi

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