PUBBLICITA'

Economia

MEF

Salerno: «Bergamo è stata un’esperienza che ho vissuto molto intensamente»

giugno 2021

Arrivato da pochi mesi a Roma dopo anni di servizio nella nostra città, Bergamo Economia ha deciso di raggiungere presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze l’ex Comandante della Guardia di Finanza di Bergamo Mario Salerno, neopromosso al grado di Generale di Brigata, ora diventato l’Aiutante di Campo del Ministro Daniele Franco.

Dopo tre anni e mezzo di servizio ha lasciato Bergamo. Che sensazioni Le ha trasmesso la nostra città? Quali sono i ricordi più vividi della sua permanenza?
I tre anni e mezzo trascorsi a Bergamo sono stati parecchio intensi e mi rimarranno nel cuore e nella mente. Le relazioni che sono riuscito a tessere con la città e con le istituzioni bergamasche, con cui ho lavorato in un clima ottimale e collaborativo, rimarranno indelebili per sempre. Sotto il profilo professionale ho ricevuto grandi soddisfazioni dalle operazioni di servizio condotte sul territorio. Dal punto di vista personale ho vissuto momenti emotivamente forti sia per le scomparse del Procuratore Mapelli, punto di riferimento e grande amico e del Pm Preteroti, con cui avevo grande empatia, sia per la pandemia che ci ha investiti tanto improvvisamente, quanto pesantemente. Sono sempre stato legato a Bergamo perché è qui che ho iniziato la carriera nella Guardia di Finanza, frequentando l’Accademia e vivendo la città da cadetto e in seguito ci sono tornato come Comandante dei corsi di Applicazione e Speciali. Infine, per tre anni e mezzo, ho svolto il ruolo di Comandante Provinciale e mi è dispiaciuto dover lasciare l’incarico repentinamente, mi sarebbe piaciuto uscire da questa pandemia insieme ai miei uomini. Ciò non è stato possibile ma ho lasciato il Comando di Bergamo nelle mani del Colonnello Filipponi, collega che stimo moltissimo e che ha l’autorevolezza per svolgere al meglio il ruolo che gli è stato affidato.

La Guardia di Finanza nel pieno l’emergenza ha contribuito notevolmente, a fianco delle Forze di Polizia, a contenere il virus. Secondo Lei, come la città di Bergamo ha affrontato la pandemia Covid-19?
La Guardia di Finanza è da sempre sul campo quando ci sono le emergenze al pari delle altre Forze di Polizia, le nostre unità territoriali e speciali del soccorso alpino sono sempre intervenute in maniera determinante in caso di terremoti e calamità naturali.  Ciò è avvenuto anche durante il periodo della pandemia: siamo rimasti a disposizione della Prefettura per le esigenze di contenimento della pandemia e abbiamo svolto numerosi controlli su strada per accertarci che le persone non circolassero, se non per motivi di necessità. Inoltre abbiamo fornito il nostro supporto, soprattutto nella fase iniziale, per le verifiche delle attività produttive  a cui, in base al codice Ateco, era consentito di rimanere aperte, attraverso specifica istanza presentata alla Prefettura. In quel periodo, abbiamo condotto oltre 4000 verifiche a riguardo. Abbiamo notato, nel corso di questi controlli, una grande maturità da parte dei cittadini e degli imprenditori di Bergamo perché, tranne qualche caso eccezionale, non ci sono state situazioni che hanno creato criticità. È stata una prova difficile, ma tutti hanno dimostrato un grande impegno e rispetto.

Ha notato dei cambiamenti riguardo ai crimini fiscali durante la fine del 2020 e l’inizio del 2021?
Oltre al contributo che abbiamo dato sul campo, la nostra attività contro la criminalità economica è proseguita e, anche in questo caso, abbiamo svolto indagini con la Procura di Bergamo e intercettato alcuni fenomeni illeciti, inoltre abbiamo da subito instaurato una stretta collaborazione con la Camera di Commercio, per monitorare i cambi negli assetti societari. Abbiamo mappato il territorio e abbiamo intensificato la nostra attività di intelligence, quindi ci siamo subito messi al lavoro per cercare di prevenire i fenomeni che si possono manifestare in questo periodo: l’ottenimento illecito dei ristori che il Governo garantisce a chi ne ha necessità. Il tessuto economico di Bergamo è di primo piano ed il rischio è elevato quindi abbiamo riorganizzato la nostra attività fin dai primi mesi per controllare che i finanziamenti finiscano a quanti ne hanno titolo e diritto.  Abbiamo scoperto che alcuni, tra cui persone che in passato avevano già denunce per reati tributari, hanno richiesto finanziamenti garantiti dallo Stato presentando certificazioni e fatture false. Ciò ci ha permesso di intercettare e sequestrare più di 1.000.000 € di contributi. Inoltre in questo periodo di crisi non è da escludere che la criminalità organizzata possa radicarsi in aziende che stanno soffrendo e la Guardia di Finanza è impegnata in prima linea per intercettare l’infiltrazione illegale nell’economia.

La sua recente promozione al grado di Generale di Brigata Le ha permesso di ricevere un incarico al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ci parli delle mansioni che le sono state affidate.
Se da un lato mi è dispiaciuto lasciare Bergamo dove ho vissuto un’esperienza di servizio molto intensa, dall’altro, devo dire che mi sono sentito onorato di aver ricevuto un incarico di tale responsabilità: l’Aiutante di Campo del Ministro dell’Economia e delle Finanze. Si tratta di un incarico di cosiddetta diretta collaborazione con il Ministro, al pari dell’Ufficio di Gabinetto, della Segreteria Particolare e Tecnica, dell’Ufficio Legislativo, dei Consiglieri e del Portavoce. è per me sicuramente motivo di grande orgoglio. L’Aiutante di Campo del Ministro è un incarico previsto per un ufficiale della Guardia di Finanza e le mansioni che gli competono sono essenzialmente quelle di seguire l’attività esterna del Ministro, in stretto coordinamento con la scorta che è sempre assicurata dalla Guardia di Finanza e di accompagnare il Ministro in tutti i suoi impegni istituzionali e, quindi, alla Camera, a Palazzo Chigi oppure in occasione di qualsiasi evento, garantendo, inoltre, un costante coordinamento con l’Ufficio del Ministro per qualsiasi esigenza di supporto all’autorità in tutte quelle che sono le Sue necessità istituzionali. È un impegno molto coinvolgente, soprattutto in questo periodo storico particolare, nel quale è indispensabile che l’economia riparta attraverso il piano nazionale di ripresa e resilienza e grazie alle altre misure che si stanno varando in queste settimane e che saranno assunte nelle prossime. Ecco perché mi sento onorato dell’incarico ricevuto e pronto a dare il mio contributo al servizio del Paese.

Quali provvedimenti ha previsto il Ministero dell’Economia e delle Finanze per la ripartenza dell’Italia? Quali sono le sue aspettative a riguardo?
Il piano nazionale di ripresa e resilienza verte sul favorire una graduale ripresa economica, grazie alle ingenti risorse messe a disposizione dall’Europa, oltre che dei provvedimenti di sostegno all’economia e ai cittadini adottati sino ad oggi. Il Piano si articola in sei missioni: 1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (che pone come obiettivo la modernizzazione digitale delle infrastrutture di comunicazione del Paese, nella Pubblica Amministrazione e nel suo sistema produttivo); 2. Rivoluzione verde e transizione ecologica (volta a realizzare la transizione verde ed ecologica della società e dell’economia italiana coerentemente con il Green Deal europeo); 3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile (ha come obiettivo il potenziamento della rete ferroviaria regionale e l’estensione dell’alta velocità ferroviaria nazionale); 4. Istruzione e ricerca (che pone al centro i giovani ed affronta uno dei temi strutturali più importanti per rilanciare la crescita potenziale, la produttività, l’inclusione sociale e la capacità di adattamento alle sfide tecnologiche e ambientali del futuro); 5. Inclusione e coesione (che comprende una revisione strutturale delle politiche attive del lavoro, un rafforzamento dei centri per l’impiego e la loro integrazione con i servizi sociali e con la rete degli operatori privati); 6. Salute (focalizzata sul rafforzamento della rete territoriale e l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del Servizio Sanitario Nazionale tramite il fascicolo sanitario elettronico e sullo sviluppo della telemedicina). Sono previste diverse iniziative per i giovani e sono allo studio una serie di provvedimenti per sostenere la ripresa, quindi aiuti economici sia con risorse europee sia con quelle statali. Bisogna trovare il modo di uscire dall’ottica dei ristori che non saranno mai sufficienti per colmare le perdite e di finanziare la ripresa con norme e finanziamenti che aiutino la ripresa dell’economia, migliorando il funzionamento del sistema fiscale e della pubblica amministrazione; questa è la prospettiva che viene offerta nei documenti di programmazione economico-finanziaria del piano nazionale di ripresa e resilienza.

Un messaggio per Bergamo, città a cui è stato accanto nei mesi più bui.
Bergamo ha pagato un prezzo altissimo perché è stata la prima città e la prima provincia ad essere colpita in Europa. Io c’ero l’anno scorso, quando Bergamo era una città spettrale nella quale rimbombava l’eco delle sirene delle ambulanze. Adesso è importante lasciarci alle spalle tutto questo e trovare la forza di ricominciare e ripartire in sicurezza, facendo tesoro dell’esperienza vissuta per uscire dalla crisi migliori di prima sotto il profilo economico, ma anche sociale e sanitario. Ilaria De Luca


Copyright © 2021, Bergamo Economia
PUBBLICITA'