Territorio
«Ogni anno ci sono sempre competizioni da provare e traguardi da raggiungere»
A soli 25 anni Michela Moioli ha sfoggiato il suo talento nel mondo dello snowboard cross, conquistando la medaglia d’argento nei Mondiali di Idre, in Svezia, del febbraio 2021. La giovane campionessa, a seguito del successo per l’oro olimpico in Corea (2018) e delle tre vittorie della Coppa del Mondo (2016-2018-2020), si è riconfermata un grande orgoglio per tutta la provincia di Bergamo, oltre che immensa rivincita per Alzano Lombardo, città d’origine di Michela e focolaio bergamasco della prima ed inaspettata ondata di Covid-19.
Congratulazioni Michela, in appena una settimana ben due medaglie a livello mondiale! Come ti sei preparata per raggiungere un simile risultato?
I mondiali erano l’obbiettivo principale della stagione, arrivare in forma a quella competizione era la cosa più importante. Insieme al mio preparatore Simone Maffioletti, abbiamo lavorato su molti aspetti tecnici di lateralità, esplosività e coordinazione che sono risultati fondamentali sulla tavola. In Svezia, la parte più difficile è stata gestire le giornate fredde su una pista di 1 minuto e 30 secondi, una lunghezza che noi non siamo abituati ad affrontare. Però siamo stati in grado di lavorare al meglio per essere pronti nei giorni di gara.
Hai trovato difficoltà nell’allenarti con le restrizioni dovute al Covid?
Il Covid ha portato tanti cambiamenti nella nostra quotidianità. Sicuramente noi atleti siamo stati fortunati perchè abbiamo sempre potuto fare il nostro lavoro. Purtroppo, questo non è stato possibile per tante altre persone.
Da sportiva, quanto significa per te il supporto del pubblico e quanto ti manca?
Il pubblico mi manca, soprattutto la mia famiglia che mi dà sempre una grande carica ed energia quando sono al cancelletto.
Quale messaggio vorresti lanciare alle persone che lavorano nel mondo dello sci e che in questo momento stanno affrontando difficoltà economiche?
La montagna sta soffrendo e soffrirà ancora a lungo per le restrizioni imposte. La salute viene sicuramente prima di tutto, però purtroppo tutte le famiglie, persone ed enti che lavorano grazie ad essa non percepiscono uno stipendio da circa un anno. Questo è un disastro incolmabile che peserà ancora a lungo. Io personalmente posso fare ben poco, se non invitare tutti a raggiungere le nostre incantevoli montagne non appena sarà consentito per aiutare l’economia di località turistiche e sciistiche in continua sofferenza.
Come è nata la tua amicizia con Sofia Goggia, altra grande atleta bergamasca alla quale hai dedicato la tua vittoria?
Io e Sofia ci siamo conosciuto ad un evento della federazione. Mi diede un passaggio con la sua auto che ai tempi non era ancora un’Audi. Ci siamo subito trovate dal punto di vista mentale e di come viviamo le competizioni e, da quel giorno, ci siamo sempre state l’una per l’altra. Ci siamo spesso allenate insieme, in particolare nell’anno olimpico del 2018 in cui abbiamo collezionato splendidi ricordi. Ora, anche se non ci alleniamo insieme, quando possibile, ci vediamo per un giro in MTB o una cena nel nostro ristorante preferito di Bergamo: “Al Carroponte”.
Quali sono le tue passioni, oltre allo snowboard?
Sono innamorata del surf da onda che pratico appena ne ho la possibilità. Mi piace viaggiare con il mio Volkswagen California alla ricerca di avventure, surfate con amici, biciclettate e tanto altro. Mi piacciono la cucina ed il vino buono.
Sei iscritta all’Università, facoltà di scienze motorie. Una scelta naturale considerata la tua storia.
Ho sempre pensato di poter iniziare un percorso di formazione che fosse legato alla mia attività di atleta. Quando all’ Università degli studi di Bergamo si è presentata questa opportunità, con il programma dual Career, non ho esitato a fare il test per accedervi.
Voi atleti sapete perfettamente quanto attività fisica, magari all’aria aperta, benessere mentale e alimentazione corretta siano i capisaldi della buona salute. Ma molti stanno perdendo, a causa dello scoraggiamento dovuto ai ripetuti lockdown, queste fondamentali abitudini. Quanto è importante tenerle sempre presenti, anche per i giovani come te, per poter affrontare con energia questo brutto periodo? Certo, è fondamentale la riapertura delle strutture sportive.
Togliere la possibilità di fare sport in compagnia, nel rispetto delle distanze, è una scelta che a lungo andare sta portando diversi problemi fisici e mentali, soprattutto nei più piccoli. Saper trovare un’ora tutti i giorni da dedicare al movimento, non soltanto per lo sport, ma per giardinaggio, yoga, passeggiate etc, può diventare una buona pratica di vita che ci aiuta a stare bene.
Quali sono i tuoi obiettivi per il tuo futuro, sportivo e non?
I miei obbiettivi sportivi sono legati alle future stagioni che mi aspettano: ogni anno ci sono sempre competizioni da provare e traguardi da raggiungere. Voglio continuare a lavorare fisicamente e mentalmente per rimanere sempre ad un alto livello, questo mi permette di competere con le mie avversarie più forti. Inoltre vorrei continuare con lo studio: un’attività che mantiene la mente sempre fresca ed allenata. A livello personale, vorrei ristrutturare la casa in cui vivo da un anno con il mio ragazzo Michele con il quale ho tanti progetti e sogni per il nostro futuro.
Un messaggio per i bergamaschi?
Bergamo ha dimostrato di essere una città forte. Dobbiamo utilizzare le mascherine e rispettare le norme perché, se ognuno fa la sua parte, sono sicura che tutti insieme usciremo da questa situazione.