Territorio
Bergamo - San Marino, parola al Segretario di Stato
Visita d’eccezione a Bergamo per il Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente, l’Agricoltura, la Protezione Civile e i rapporti con l’A.A.S.L.P. per la XXX Legislatura di Governo della Repubblica di San Marino, Stefano Canti: Bergamo Economia ha avuto l’inaspettata opportunità di incontrarlo e di intervistarlo durante il sopralluogo informale effettuato da Canti e dal suo staff, guidati da Diego Marsetti durante una visita presso il Gruppo Ecogeo, nel corso delle operazioni di pulizia delle Mura Venete effettuate dall’Associazione Orobicambiente Onlus.
Segretario, cosa l’ha colpita maggiormente durante la sua visita nella nostra città?
Dobbiamo partire dal fatto che la Repubblica di San Marino risale al ‘400 D.C. e che abbiamo lo stesso problema di Bergamo per quanto riguarda la manutenzione della nostra cinta muraria. Attualmente siamo in una fase di studio per cercare di capire come tenere le mura pulite. Siamo rimasti colpiti da quanto abbiamo avuto modo di osservare nella vostra città: un intervento al naturale senza l’utilizzo di pesticidi per uccidere le piante e svolto da volontari. Stiamo guardando sempre di più alla sostenibilità ambientale, basti pensare che nella prossima legge di bilancio introdurremo una tassazione sull’acquisto di pesticidi, per andare verso un’agricoltura biologica e alla relativa vendita di prodotti biologici. Siamo pertanto affascinati dalla tecnica applicata a Bergamo e stiamo lavorando per portare avanti un progetto analogo anche a San Marino.
Sempre a proposito di sostenibilità ambientale, Lei ha recentemente partecipato alla Cop 26 a Glasgow: quali sono secondo lei i punti più importanti emersi da questo importante meeting di livello internazionale?
Abbiamo avuto modo di conoscere i progetti e le strategie che le altre nazioni stanno mettendo in campo e allo stesso tempo mostrare agli altri ciò che stiamo portando avanti nella nostra realtà. San Marino può contare su un piccolo territorio, con soli 35mila abitanti, ma le strategie che abbiamo applicato ci consentono di far vedere che funzionano e che danno risultati: il tutto su scala ridotta, ma perfettamente replicabile anche da nazioni con territori più vasti. Alcuni esempi? Stiamo portando avanti progetti per la riforestazione, per diventare autonomi dal punto di vista energetico ed idrico, aumentando il più possibile la differenziazione dei rifiuti e smaltendo sul territorio il rifiuto che lì viene prodotto, in un’ottica di economia circolare. Basti pensare che a San Marino produciamo 5.000 tonnellate di rifiuto organico l’anno e viene già trattato al 100% sul territorio.
Come si sono svolte le giornate alla Cop 26?
I primi due giorni sono stati dedicati alla presentazione delle strategie messe in campo dai diversi Stati. Nei giorni successivi è stato possibile visitare gli stand delle varie nazioni del Mondo, in cui venivano mostrati i risultati delle strategie volte alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Noi, ad esempio, abbiamo portato il caso di un’azienda del nostro territorio che ha brevettato un prodotto per la bonifica ambientale di terreni contaminati dal petrolio e che verrà utilizzato in Congo, riportando quei terreni a verde. Lo stesso Ministro dell’Ambiente del Congo ci ha fatto i complimenti per questa innovazione.
Quanto contano nella svolta ambientale la formazione e l’educazione delle nuove generazioni?
Moltissimo. A San Marino, ad esempio, stiamo lavorando sui piccoli nelle scuole, trasmettendo loro le modalità corrette per la differenziazione dei rifiuti.
Oltre allo stesso Canti abbiamo avuto modo di scambiare alcune battute anche con colei che il Segretario di Stato di San Marino definisce “il suo braccio destro”, ossia l’ingegner Giuliana Barulli, Direttore del Dipartimento Territorio, Ambiente e Agricoltura della Repubblica di San Marino.
Ingegner Barulli, cosa l’ha colpita maggiormente dell’attività svolta dai volontari di Orobicambiente?
L’aspetto che viene all’occhio è indubbiamente la forza del volontariato: prendersi cura della propria città è molto importante. Anche a San Marino abbiamo un’importante cinta muraria che ha bisogno di manutenzione e ci piacerebbe farlo nel modo più efficace ed efficiente possibile. Ci piacerebbe legare questo aspetto tecnico ad un’attività di volontariato che possa trasmettere attaccamento per la propria città e diventare segno tangibile della volontà di collaborare per il bene comune. La nostra visita ha proprio questo obiettivo, ossia prendere spunto per portare una buona pratica nel nostro territorio.
Come siete venuti a conoscenza delle attività svolte da Orobicambiente?
L’8 novembre scorso abbiamo organizzato una serata dedicata al tema delle energie rinnovabili per informare i cittadini degli incentivi legati al fotovoltaico e alla mobilità sostenibile. In quell’occasione abbiamo avuto modo di incontrare Andrea Barboni, un collaboratore del Gruppo Ecogeo e da quel momento si è sviluppato un rapporto di conoscenza reciproca molto importante.
Alessandro Belotti