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Personaggi

VANESSA PESENTI

Presidente della Cassa Edile di Bergamo

giugno 2015

Il nostro mensile ha incontrato Vanessa Pesenti, 39 anni, ingegnere, attualmente in forza nell’azienda di famiglia (la Pesenti Serafino Srl) e, dal giugno scorso, al vertice della Cassa Edile di Bergamo.

Pesenti, l’edilizia sta vivendo un momento di grave difficoltà, ma all’orizzonte sembrano delinearsi spiragli di ripresa. Conferma questo trend?
Le difficoltà del nostro comparto sono evidenti, però abbiamo gli occhi puntati sul futuro che sarà sempre più caratterizzato da temi chiave quali la riqualificazione del patrimonio esistente, la rigenerazione urbana, la crescita della qualità e della sicurezza del territorio e l’utilizzo di tecniche costruttive innovative. Nel breve periodo Expo ha dato opportunità importanti alle imprese del nostro settore: il timore è che una volta terminata l’esposizione universale ci possa essere un ulteriore momento di difficoltà. Siamo infatti in attesa della realizzazione di grandi opere pubbliche e infrastrutture che sono state solo annunciate dalla politica e servirebbero per dare lavoro alle nostre imprese.

Un presidente-donna al vertice della Cassa Edile di Bergamo: la sua nomina smentisce i luoghi comuni?
Ritengo che a Bergamo l’industria ha ormai da tempo riconosciuto il valore delle donne laddove ci sono capacità, competenza e merito. Le difficoltà maggiori si hanno probabilmente all’interno degli organi di rappresentanza, i ruoli dirigenziali sono sempre stati appannaggio di imprenditori di età più matura e con un certo tipo di percorso all’interno delle associazioni di appartenenza. Essere l’unica donna presidente di Cassa Edile in Italia rappresenta sicuramente un segnale importante di apertura del nostro mondo verso le donne. Possiamo quindi dire che Bergamo è aperta e innovativa non solo dal punto di vista industriale, ma anche per quanto riguarda la gestione dei propri enti e dei ruoli di rappresentanza.

Capitolo internazionalizzazione: in un momento di difficoltà per il mercato interno, le imprese edili dovrebbero guardare oltre i confini nazionali per quanto riguarda le commesse?
Anche nel settore dell’edilizia c’è attenzione verso il mercato estero, oltre a quello italiano, che rimane comunque un punto di riferimento imprescindibile: quello dell’edilizia, infatti, per sua stessa natura è un settore fortemente legato al territorio. Oltre alla diversificazione delle offerte da parte delle imprese nel mercato interno, sono sempre più numerose le aziende che guardano al mercato estero per incrementare il proprio portafoglio lavori. Tuttavia per andare all’estero occorre essere strutturati, avere esperienza e una mentalità aperta: non è facile, ma per affrontare nuove sfide sono necessari grande volontà, determinazione e la definizione di un percorso ben definito.

Burocrazia e Pubblica Amministrazione: quale ruolo può giocare la Cassa Edile per facilitare i rapporti tra i vari enti pubblici e le imprese?
Da sempre puntiamo ad instaurare buoni rapporti con la Pubblica Amministrazione, anche se non è sempre facile. In questo contesto ritengo che vero punto di forza delle Casse Edili sia la radicata connotazione territoriale, caratteristica che si manifesta nella pragmaticità, nella concretezza verso la specifica realtà territoriale a cui fa riferimento. Attraverso il dialogo e il confronto con Enti e Istituzioni diamo il nostro contributo nel perseguire quei fini di tutela dei diritti dei lavoratori e delle imprese sane e regolari, principio fondante delle Casse Edili. Il nostro obiettivo non è ostacolare o burocratizzare gli adempimenti per le imprese regolari, bensì contribuire a individuare e impedire eventuali irregolarità. Il ruolo di supporto della Cassa Edile, in questo senso, è importante: siamo sempre disponibili e pronti a ricevere le indicazioni che ci vengono da enti come Comuni e Provincia.

Il Durc (il documento unico di regolarità contributiva) è uno dei più richiesti duranti i controlli nei cantieri...
Il contrasto al lavoro sommerso costituisce da sempre una priorità assoluta del settore edile bergamasco, costituito nella sua grande maggioranza da imprese sane e rispettose delle regole che sono le prime ad avere interesse ad un corretto modo di lavorare ed alla giusta tutela dei diritti dei propri lavoratori. Come noto, da circa un decennio lo strumento-principe per il perseguimento di tali finalità è il DURC (solo nel 2014 sono stati circa 20.000 i certificati emessi dai due Enti bergamaschi CassaEdile e EdilCassa), la cui normativa si è molto modificata nel corso degli anni ed è tuttora in evoluzione. Siamo passati dal certificato cartaceo a quello “immateriale” con l’obbligo per le P.A. di richiederlo autonomamente e telematicamente. E’ stato recentemente pubblicato il decreto attuativo per un’ulteriore modifica normativa del Durc, che introduce la verifica online e in tempo reale su una Banca Dati intregrata tra Inps, Inail e Casse Edili della situazione contributiva di ciascuna impresa.

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