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Personaggi

IN ESCLUSIVA

Orio, Enav e i Bergamaschi

febbraio 2017

“Enav prevede ancora di sviluppare la propria presenza nell’aeroporto di ORIO”, lo rivela Francesco Piludu, direttore della torre di controllo dell’aeroporto di Orio al Serio, al suo ventinovesimo anno di lavoro presso l’aeroporto di Orio. “D’altronde, se l’aeroporto cresce, l’attenzione di Enav (Società nazionale per il controllo del traffico aereo ndr) non può calare. In questo senso, Orio al Serio ha visto una crescita continua in termini di voli negli ultimi anni, più 5% anche nel 2016, ciò ha determinato un continuo miglioramento delle tecnologie presenti nella torre di controllo di Orio”. È nell’ambito di questa continua implementazione che, nel recente passato, Enav ha installato, nel 2005, un sistema radar e successivamente implementato la nuova torre di controllo, anno 2010. “Nell’immediato futuro, invece, è in previsione un nuovo anello di cavidotti per la distribuzione dell’energia elettrica, realizzazione  dei collegamenti di tutti i sistemi per la navigazione aerea e sistemi meteo  in fibra ottica  e la realizzazione del nuovo centro di Telecomunicazioni Integrato (TBI). Nel prossimo futuro, continua Piludu, “è previsto il rafforzamento del sistema di sorveglianza  integrato che va a consolidare i segnali radar sullo schermo del Controllore. Peraltro”, ci tiene a ribadire Piludu, “l’attenzione di Enav verso Orio s’inserisce in un rapporto di continua e proficua collaborazione e di stretta sinergia tra Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto, la stessa Enav e le sue sentinelle del cielo sul territorio: noi controllori, i quali, tra l’altro, stanno parlando sempre più bergamasco. Infatti”, afferma Piludu, “Bergamo ha un indubbio valore aggiunto: l’Istituto Tecnico Aeronautico. Chi proviene da questa scuola, avendo una preparazione aeronautica specifica, ha trovato sempre più spazio nelle selezioni che la nostra Società  ha effettuato nel tempo ed è grazie a questa specificità che numerosi bergamaschi sono diventati  controllori di volo”. Per dare qualche numero, oggi nella torre di controllo di Orio lavorano 38 persone, tra personale meteo e controllori, di cui quasi il 50% sono bergamaschi. “Tra l’altro, Enav ha scelto di destinare il suo personale nelle regioni, e dove possibile nelle città, di provenienza  e questa scelta strategica, oltre alla bravura dei bergamaschi, è un’altra ragione alla base della crescita del personale orobico in forza alla torre di controllo di Bergamo”.
Matteo Manenti, ti puoi presentare ai nostri lettori? Sono arrivato qui il 10  febbraio 2010, due settimane dopo l’apertura della nuova Sala Operativa. Era quello che volevo: ho studiato presso l’Istituto Aeronautico poiché sono sempre stato attratto da tutto ciò che è volo e aeronautica. Subito dopo la scuola, ho lavorato presso alcune compagnie aeree e, quando è uscito il bando per entrare in Enav, non ho esitato a presentare la mia candidatura. È andata bene: dopo un primo impiego, presso Brescia Montichiari, ho chiesto ed ottenuto il trasferimento a Bergamo ed oggi sono contentissimo del mio lavoro e mi trovo benissimo.
Che cosa ti appaga di più del tuo lavoro? A me piace questo lavoro: è quello che ho sempre voluto fare. Quando vengo qua, mi diverto. Tutto è nato dal film Top Gun: inizialmente il mio sogno era di fare il pilota ma farlo richiedeva e richiede tuttora un grande investimento economico in brevetti ed altro con prospettive incerte, dato che il mercato domanda-offerta piloti è quasi saturo. È per queste ed altre ragioni che, alla fine, ho scelto di lavorare presso Enav: qui sono a contatto continuo con loro e mi sento appagato quando mi ringraziano per averli fatti atterrare in sicurezza e nel rispetto degli orari.
Nicoletta Brambilla, 31 anni, di Longuelo è un’altra dei controllori bergamaschi della torre di Orio. Quale è la tua esperienza? Anche per me, i miei studi presso l’Istituto Aeronautico sono stati fondamentali per arrivare in Enav. Dopo gli studi, ho frequentato un anno di giurisprudenza ma nel frattempo facevo concorsi per entrare in aeronautica. Tra questi concorsi, ho vinto quello per entrare in Enav e, dopo una selezione molto dura ho svolto un corso di 14 mesi presso Enav Academy, la mia assegnazione è stata Orio. Non è da molto che sono qua rispetto ad altri colleghi (10 anni ndr) ma sono anche io soddisfattissima: non ho vissuto il periodo di espansione dell’aeroporto ma quello successivo di affermazione di Orio come uno dei più importanti d’Italia e ciò mi rende fiera.
Elisabetta Compagno, 28 anni e da sei anni controllore, è collega di Nicoletta, nonché ex compagna di studi di Nicoletta e Matteo. Ci racconti come sei arrivata qui? Finite le scuole medie, ero sinceramente attratta dal mondo aeronautico ed astrofisico ed avevo una propensione per la matematica. Scelsi di diventare controllore quando in quarta superiore, con l’Istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo, facemmo una visita d’istruzione presso la torre di controllo: tutto ciò mi fece innamorare di questo lavoro ed oggi sono contenta di questa scelta.
Elisabetta, che consiglio dai a chi vorrebbe seguire la tua strada? Bisogna avere degli studi solidi. Per questo non finirò mai di ringraziare l’Istituto aeronautico. In generale, chi è fuori da questo mondo pensa che tutto si riduca alla sola figura del pilota ma, in realtà, non è così: l’aeroporto è un microcosmo di lavori tra loro molto differenti, dal pilota ai controllori, passando per tutte le figure di tecnici meccanici, indispensabili per volare.
Marco Frosio, invece, è del ‘91 ed è di Sant’Omobono Imagna. Ci racconti la tua esperienza? Mi sono diplomato all’Istituto Aeronautico Locatelli. Conseguito il diploma, mi sono immediatamente presentato per la selezione come osservatore meteo. L’osservatore meteo fa i bollettini utili ai piloti. Vincendola, sono approdato a Bergamo. Dopo un paio di anni, è uscita una selezione interna per controllori. Ed ora sto svolgendo l’addestramento pratico operativo per questa nuova mansione.
Paola Guglielmi anch’essa bergamasca, è il responsabile dell’addestramento e dell’impiego del centro di Bergamo. Come sei arrivata qui? Lavoravo già in Sacbo quando, nel ‘96, vinsi il concorso in Enav e nel 97 arrivai ad Orio come la prima bergamasca controllore di volo. Allora, dato che la nostra professione non era molto conosciuta ed essendo l’azienda di base a Roma, la provenienza di molti colleghi era da grandi città come Roma o Milano. Nel ’97 i voli erano prevalentemente cargo e charter e sicuramente in numero molto inferiore. Posso dire, con orgoglio campanilistico che è stato bello ed entusiasmante in questi anni veder crescere il nostro aeroporto. Oggi non sono più turnista in torre ma, conservando la mia abilitazione da controllore, mi occupo della formazione e dell’addestramento dei nuovi controllori, sia studenti che trasferiti, della formazione continua del personale e della turnazione del personale operativo.

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