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Gruppo Phoenix, Intervista a Paolo Groff Amministratore Delegato e Presidente

giugno 2024

Da ottobre 2022, Paolo Groff, 57 anni, ingegnere meccanico,  di Trento, è il nuovo Amministratore Delegato del Gruppo Phoenix e da novembre 2023 ha assunto anche il ruolo di Presidente, dopo aver ricoperto per più di 20 anni incarichi di leadership nel mondo dell’automotive, seguendo in particolare il settore della pressofusione di alluminio.Presente su 3 continenti (con 7 stabilimenti in Europa e 1 negli Stati Uniti), 800 dipendenti in totale, di cui oltre 200 coinvolti nella progettazione, 200 matrici prodotte ogni giorno, il Gruppo Phoenix è leader europeo nella realizzazione di matrici per l’estrusione dell’alluminio.
Perché in Phoenix?
Amo le nuove sfide e ho colto l’opportunità di entrare in un nuovo settore, diverso, estremamente dinamico e in espansione, in quanto l’alluminio, grazie alla sua altissima riciclabilità, rappresenta un elemento chiave nella transizione ecologica.
Stiamo vivendo un periodo complicato, un contesto economico imprevedibile e in continua evoluzione. Come azienda, nelle complessità, sapremo cogliere le opportunità. Siamo posizionati ottimamente con una presenza capillare nei mercati di riferimento, abbiamo un team internazionale che ci permette di essere vicini ai nostri clienti geograficamente e culturalmente.
Innovazione, intelligenza artificiale e ESG saranno i driver dei nostri investimenti, sempre orientati a creare valore sostenibile.
In un momento generale non facile, quale percorso vorrà seguire?
Possiamo contare su una grande squadra e un gruppo manageriale internazionale, forte e unito, concentrato sulle priorità. Questo aiuta l’impresa a guardare al futuro con coraggio e positività. Abbiamo un piano strategico con nuove progettualità per dare risposte adeguate alle sfide del mercato.
In produzione abbiamo importato molte tecniche dal lean manufacturing, molto focalizzate sulla centralità del Cliente, dobbiamo portare la sua voce e le sue esigenze all’interno di ogni aspetto della nostra vita aziendale.
Abbiamo una leadership assoluta sul mercato europeo. In Europa fatturiamo più del doppio del nostro più grande concorrente.
Puntiamo a crescere sul promettente mercato nordamericano, dove la nostra presenza è ancora marginale, ancorché in rapida crescita, e a sviluppare ulteriormente la nostra joint venture a Dubai per cogliere le opportunità fornite dal piano dell’Arabia Saudita Vision 2030.
In America, dove siamo presenti con un’unità produttiva in Ohio, abbiamo di recente costituito Adex USA - già operativa - che completa la nostra offerta di prodotti realizzati in loco con le matrici di grandi dimensioni dedicate al mercato ferroviario, automotive e non solo.
Abbiamo anche una partnership tecnologica con il principale industriale dell’estrusione indiano, a cui stiamo fornendo un concreto supporto in termini di know-how per la costruzione della loro officina di matrici interna: da mesi, un team di loro collaboratori sono ogni giorno presso il nostro stabilimento di Verdello (BG) per imparare le tecniche più avanzate.
Oggi più che mai, non si può fare azienda senza tener conto dell’ecosistema di business a cui si appartiene. È fondamentale instaurare partnership a tutti i livelli: clienti, fornitori, istituzioni, mondo della formazione e della ricerca.
Per quanto riguarda invece la situazione del nostro mercato, dobbiamo dividere fra una situazione congiunturale complessa e una tendenza strutturalmente favorevole. In questi mesi soffriamo la concomitanza di diversi fattori che vanno a deprimere la domanda di estrusi in alluminio e di conseguenza la domanda di matrici. Gli alti tassi di interesse, il forte rallentamento dell’economia tedesca, l’incertezza geopolitica, alcuni fattori “locali” come la riduzione degli incentivi al comparto delle costruzioni o al settore dei veicoli elettrici, contribuiscono al rallentamento del nostro settore. Tuttavia, i fondamentali del nostro settore sono sempre solidi. I megatrends positivi sottostanti alla domanda di alluminio estruso sono confermati: economia circolare, alleggerimento dei veicoli (siano essi auto elettriche, veicoli commerciali o treni -Lightweighting), riduzione delle emissioni, vincoli all’importazione di prodotti ad alta emissione di CO2 (CBAM).
Per il Gruppo Phoenix, quali sono i vantaggi e i benefici derivanti dalle nuove tecnologie?
Oggi più che mai, non si può pensare di realizzare una vera transizione senza considerare il supporto che deriva dalla tecnologia e dalla digitalizzazione dei processi. Tecnologie abilitanti come l’AI, il Cloud, l’IoT ci permettono di sviluppare nuovi modelli di business, ottimizzare i processi produttivi e ridurre il nostro impatto ambientale.
Attualmente, abbiamo due progetti di Intelligenza Artificiale: uno a supporto della progettazione e uno legato alla gestione del cambio utensile a condizione. In entrambi i casi si tratta di progetti molto aderenti alle realtà quotidiane dell’Azienda.  Cerchiamo di passare velocemente dai cosiddetti PoC “proof of concept” all’implementazione sul campo. Questo rappresenta un valore aggiunto che forniamo ai nostri clienti e non solo.
Stiamo collaborando con Intellico, che si trova presso il Polihub del Politecnico di Milano e vanta oltre 50 anni di esperienza nei mercati del software B2B e delle soluzioni di Intelligenza Artificiale a livello nazionale, europeo ed extra-europeo.
Uno dei temi importanti per il Gruppo Phoenix è la sostenibilità. Qual è il vostro impegno?
Dobbiamo avere un approccio responsabile all’utilizzo delle risorse e stiamo attuando scelte che vadano in questa direzione. Un impegno costante che si concretizza attraverso progetti finalizzati a ridurre i consumi energetici e produrre utilizzando energia pulita. Valutiamo le emissioni di carbonio generate nei nostri processi produttivi e in quelle dei nostri fornitori e la loro incidenza sul prodotto finale, e  identifichiamo di conseguenza scelte progettuali che aiutino anche i nostri clienti a ridurre la propria carbon footprint.
Ritiene che la tecnologia sia diventata più importante del fattore umano?
Assolutamente no. L’innovazione tecnologica contribuisce sicuramente a delineare uno scenario in continua evoluzione ma non va dimenticata l’importanza del capitale umano,  senza il quale la sola tecnologia non basterebbe per dare un vero impulso alla crescita. È una catena di valore integrata,  e le “enhanced skills” rappresentano una componente fondamentale perché, rispetto al passato, servono differenti attitudini,  in quanto ci si interfaccia con macchine e tecnologie sempre più avanzate. Ma sono sempre le persone a governare questi nuovi aspetti tecnologici, e per questo ho voluto fermamente creare l’Academy all’interno dell’azienda. Se la tecnologia è importante, lo è ancora di più la formazione delle persone. E la formazione è un processo che ci deve accompagnare lungo l’arco di tutta la nostra vita lavorativa.
Ci parli dell’Academy…
Ho “due pallini” legati alle risorse umane: la Comunicazione e la Formazione.
In uno scenario così complicato a livello globale, investire nella formazione delle persone è indispensabile così come nella Comunicazione intesa come condivisione.
La nostra Academy, che ho fortemente voluto, è stata inaugurata con il taglio del nastro domenica 17 settembre 2023 durante la celebrazione dei 50 anni di attività di Phoenix International S.p.A. Il motto dell’Academy è “We shape your skills”.
Abbiamo creato uno spazio dedicato alle lezioni in aula per la formazione continua dei dipendenti, con docenti, colleghi interni di lunga esperienza che insegneranno alle nuove leve, fornitori esperti del settore.
La nostra scuola in azienda ha l’obiettivo di mettere in condivisione conoscenze, valori, comportamenti, strategie per la crescita delle persone. Non si tratta di semplici lezioni frontali ma di partecipazione. Vogliamo impegnarci nel valorizzare il know-how e renderlo rispondente alle nuove esigenze di un mercato sempre più evoluto e tecnologico. Si parla di investire nella formazione. In effetti formare le persone in azienda equivale ad incrementare il valore dell’azienda stessa, al pari di investire in nuovi mezzi produttivi più avanzati e performanti.
Quindi, con la stessa analogia, anche per la formazione va prevista la “manutenzione continua”, il “lifelong learning”.
Oggi la conoscenza è uno dei fattori che può determinare il successo competitivo di un’azienda, in particolare in realtà come la nostra,  con un alto contenuto ingegneristico.
La conoscenza è l’elemento chiave per creare un “vantaggio competitivo” rispetto alla concorrenza.
Il vantaggio competitivo futuro sarà quello di imparare più velocemente rispetto alle organizzazioni concorrenti e di creare e accumulare conoscenze che permettano di anticipare i cambiamenti.
E il pallino sulla Comunicazione?
Comunicare, condividere, creare il senso di appartenenza all’azienda, i suoi valori, la sua vision e la sua mission. Ecco perché ho voluto creare il magazine aziendale, il “THE PHOENIX”, uno strumento di comunicazione nato con il preciso obiettivo di condividere con i dipendenti del Gruppo Phoenix le novità, i fatti e le evoluzioni di un Gruppo come il nostro, sempre più grande e globale.
L’obiettivo di “The Phoenix” è proprio quello di coinvolgere tutte le persone del Gruppo e condividere con loro informazioni ed esperienze, aggiornare su progetti ed evoluzioni nei vari plants, parlare dei vari mercati, dare voce e visibilità ai nostri collaboratori: tutto ciò affinché l’azienda non sia vissuta come un’entità fredda e lontana, ma come un organismo vitale che cresce e  genera idee con grande energia, capace di guardare avanti.
“The Phoenix” vuole promuovere il dialogo e la cooperazione che scaturiscono dal confronto e dal rispetto delle idee, delle culture e dei punti di vista.
Un messaggio per i giovani?
Siamo nati 50 anni fa in Franciacorta dalla brillante intuizione di 4 fondatori.  Ora da quella piccola officina che supportava pochi estrusori locali progettando le matrici sul tecnigrafo e realizzandole con macchine manuali, ci siamo trasformati in una società globale di ingegneria con una forte vocazione manifatturiera. Progettiamo e realizziamo un prodotto molto tecnologico, un elemento chiave nel processo di estrusione. Solo nello stabilimento di Verdello realizziamo quasi 90 progetti nuovi ogni giorno, partendo dal disegno del profilo che il nostro cliente vuole ottenere. Facciamo un uso esteso del CAD e del CAM e di avanzate tecniche di simulazione. Gestiamo una significativa gamma di processi produttivi, dalla tornitura alla fresatura CN a 5 assi, dall’erosione ai trattamenti termici. Abbiamo ERP e MES avanzati e facciamo un uso esteso delle tecniche lean. Da noi ci sono interessanti possibilità di sviluppo in vari ambiti aziendali e, come già successo a molti giovani colleghi nel corso della recente storia, anche l’opportunità di fare un percorso di lavoro in una delle nostre consociate estere.  Cerchiamo giovani con solide basi tecniche, passione, curiosità e voglia di crescere.

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