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STORIE AZIENDALI

RECODI: innovazione, ricerca e sperimentazione

maggio 2018

Innovazione, ricerca e sperimentazione sono le parole chiave per descrivere Recodi, azienda di Palosco leader nella progettazione e nella realizzazione di pavimentazioni industriali in calcestruzzo e resina ad elevato coefficiente di tecnologia. L’azienda offre soluzioni specializzate applicabili a numerosi settori: dall’alimentare al farmaceutico, dal logistico/GDO al manifatturiero, dalla chimica all’automotive, dall’elettronica alle aree commerciali ed opera sia sul mercato italiano che su quello internazionale in Paesi come Svizzera, Slovenia, Germania, Ungheria, Regno Unito, Arabia Saudita, Iran, Russia, Polonia, USA. Recodi ha da poco festeggiato i 50 anni di attività: «l’abbiamo fondata nel 1967 e da subito il nostro intento (ora la si chiamerebbe la Vision aziendale) è stato quello di imporci con “un lavoro basato su innovazione e qualità”» racconta Luciano Magni direttore tecnico e commerciale della società. «Progettiamo in modo sartoriale le soluzioni di pavimentazione più adatte alle singole esigenze dei nostri clienti approfondendo ogni singolo aspetto del progetto dalla composizione della mescola alla tecnologia di posa alle rifiniture. Questo è possibile perché abbiamo un know how unico nel settore: per esempio siamo stati i primi in Italia a realizzare un pavimento in resina nel 1970 ed è dall’80 che realizziamo pavimenti senza giunti. Quest’ultima tecnologia è davvero bella e funzionale, anche se non è di semplice realizzazione. Richiede esperienza e una progettazione attentissima del mix-design del calcestruzzo. è nata per le esigenze della logistica, ma noi siamo stati in grado di riproporla in tutti i settori industriali con notevoli benefici per il cliente, permettendo un sensibile risparmio nelle spese di manutenzione, sia dei pavimenti sia dei carrelli elevatori. Siamo stati i primi anche ad introdurre nel 92 la tecnologia Laser Screed che consente un miglior controllo della planarità totale di grandi superfici e ci ha permesso di passare a una produzione da 200 a 2000 mq al giorno». «Tutto quelle che viene sperimentato, ricercato ed innovato viene poi implementato sul campo» continua Gianluigi Torri, responsabile della direzione cantieri. «Qui le parole chiave sono esperienza e flessibilità. Esperienza perché siamo sul mercato con opere innovative da tanti anni il che ci permette di avere quegli accorgimenti che fanno la differenza in termini di qualità del prodotto e velocità di esecuzione; flessibilità perché operiamo su qualunque superficie e perché assistiamo da vicino aziende in settori merceologici con caratteristiche, richieste ed esigenze molto diverse tra loro. Tutto questo ci permette di operare con la medesima passione, specifica sensibilità e grande efficacia, sia su un cantiere da 80.000 mq come un polo logistico, sia nella riqualificazione di superfici “usurate” come nella restituzione delle Cartiere Burgo a Mantova - il prestigioso progetto architettonico firmato da Pier Luigi Nervi».
«Questa attitudine all’innovazione fa parte del DNA di RECODI e la ritroviamo anche nell’organizzazione aziendale» conclude Paolo Torri responsabile di amministrazione e di organizzazione. «Nel 2016 abbiamo vinto un bando per Industria 4.0 per la digitalizzazione di tutti i documenti e lo stiamo implementando in modo da arrivare in cantiere con  planimetrie, schede lavoro, schede sicurezza, etc. tutto in digitale per essere ancora più competitivi nella fase realizzativa. Stiamo, inoltre, implementando il concetto di “lean manufacturing” soprattutto per quanto riguarda magazzino, stabilimento ed ufficio tecnico in funzione di una maggiore efficienza e di azzeramento degli sprechi». Mario Rota


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