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BOLLE

Nel ristorante di Pentole Agnelli si imparano le regole per romperle in modo creativo

agosto 2019

io non voglio fare quello che fanno tutti; apre l’intervista Filippo Cammarata, chef del Ristorante Bolle che prosegue «non bisogna cedere alla tentazione di fare qualcosa di semplice che sia immediatamente appetibile al pubblico, ma la sfida che ci siamo posti è incoraggiare i nostri clienti a sperimentare qualcosa di nuovo, portando sulle loro tavole gusto e creatività». Dalla sala alla cucina, dai cuochi ai camerieri il Ristorante Bolle piega le regole, per dare ai clienti un’esperienza culinaria unica. Una peculiarità tra tutte l’età dei 4 cuochi che aiutano lo chef Cammarata nella preparazione dei suoi strabilianti piatti: se sommiamo le rispettive età di Andrea Tiziani, Jennifer Lazzari, Matteo Gritti e Mauro Vavassori scopriremo che tutti insieme hanno meno di 90 anni. Il ristorante Bolle infatti si avvale di un personale giovane e dinamico, che sceglie di valorizzare anche nell’abbigliamento: il classico cappello da cuoco (touque blanche) è sostituito da simpatici cappelli da baseball, mentre i camerieri indossano comode scarpe da tennis. E così se la cucina gourmet è già di per sé sinonimo di un estro creativo che si colloca al di fuori dagli schemi tradizionali, il ristorante Bolle porta questo concetto al livello successivo, infondendo in ogni suo aspetto un carattere nuovo e anticonvenzionale.Del resto, il ristorante segue il consiglio di Pablo Picasso: «Impara le regole come un professionista, in modo da poterle rompere come un artista». (Leggi l'intervista completa nel numero di luglio/agosto)

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