PUBBLICITA'

Territorio

LA RETATA

Guardia di Finanza, Orio al Serio, in prima linea nella lotta al traffico di droga

aprile 2017

“Tutto è partito dall’agosto del 2015 quando abbiamo arrestato il primo corriere ovulatore in arrivo da Atene. In seguito ne abbiamo arrestato un altro; abbiamo visto che i due avevano molti elementi in comune, oltre ad essere connazionali (pakistani) e provenire entrambi dalla capitale greca e quindi abbiamo capito che poteva aprirsi un filone di indagine”. A parlare è il capitano Nicola Gazzilli, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Orio al Serio, Reparto particolarmente impegnato nel contrasto ai traffici illeciti. Benché l’aeroporto di Orio al Serio non abbia collegamenti e voli diretti con i Paesi produttori di sostanze stupefacenti, ci sono corrieri in transito i quali possiedono particolari caratteristiche che bisogna essere bravi a riconoscere. Nel caso dell’operazione portata a termine dai finanzieri di Orio al Serio, i due soggetti individuati in aeroporto avevano le stesse peculiarità. È partita così l’indagine coordinata dal dottor Pelosi della Procura di Bergamo, in seguito alla quale è stato possibile individuare questi soggetti che in Italia ricevevano lo stupefacente, per poi recapitarlo agli spacciatori. “Questi corrieri operavano principalmente tra la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna - spiega il cap. Gazzilli - Dopo aver arrestato i primi ovulatori a Orio al Serio, abbiamo dedotto che difficilmente gli altri sarebbero transitati dal nostro aeroporto. Per cui siamo andati ad arrestare un altro corriere a Bologna e un altro ancora a Verona, presso la stazione, riscontrando altresì che effettivamente i soggetti che in Italia gestivano questo traffico si approvvigionavano sempre in Grecia. In questo caso si trattava di eroina (droga dannosissima), che riuscivano a piazzare gestendo grosse movimentazioni di carichi tra il Pakistan e la Grecia. I trafficanti facevano arrivare in Grecia quantitativi di 20-40 chili di stupefacente e dopo averlo confezionato in ovuli lo spedivano, tramite corrieri, nelle diverse città, ai vari spacciatori”. Ci sono parecchi elementi interessanti scaturiti dalle indagini. Infatti, pur essendo dediti a delinquere, i corrieri utilizzano una fraseologia attinente alla propria cultura, con un gergo che contiene anche riferimenti religiosi. “Uno di questi è stato fermato a Bologna e a suo dire era un ex poliziotto pakistano - racconta il Comandante - Quando lo abbiamo arrestato, stava andando a Verona ed era abbastanza freddo, impostato e non lasciava trapelare alcuna emozione. Abbiamo prima cercato di convincerlo a dirci la verità, ma lui ha continuato a negare, fino a quando è stato accompagnato in ospedale e, a seguito della radiografia, ha dovuto ammettere le sue responsabilità. Abbiamo quindi ricostruito che c’era un’organizzazione italiana che si approvvigionava di queste sostanze stupefacenti tramite la Grecia, per poi rivenderle sul territorio nazionale. I soggetti arrestati, a seguito di ordinanze emesse dall’Autorità Giudiziaria, si sono resi responsabili di importazione di droga in Italia; gli stessi, pur avendo già precedenti per traffico internazionale di stupefacenti, vivevano regolarmente sul territorio nazionale, alcuni residenti tra Verona e Bologna, con permesso di soggiorno e un impiego lavorativo”. Un ovulatore è una persona disposta a sacrificare la sua vita ingerendo degli ovuli per ricevere in cambio una manciata di soldi, ma alle sue spalle c’è un’organizzazione criminale vera e propria che realizza ingenti guadagni. Se, ad esempio, gli spacciatori comprano l’eroina a 2000 euro al chilo, con l’aggiunta dei costi del viaggio del corriere andata e ritorno si arriva a 3000 euro. Con questi soldi avranno fatto arrivare in Italia 100 ovuli, un chilo di droga purissima; ogni grammo può essere tagliato per quattro volte e diventano così 4000 dosi, ognuna delle quali viene venduta a 30 euro. Se ne deduce che il guadagno arriva a 120.000 euro. Si intuisce che non c’è business più remunerativo di quello legato al traffico di stupefacenti. La lotta quotidiana ai traffici illegali, che vede la Compagnia della Guardia di Finanza di Orio al Serio in prima linea a individuare gli ovulatori e ad arrivare ai responsabili dell’illecita attività, mira alla salvaguardia della vita umana. Federica Sorrentino


Copyright © 2017, Bergamo Economia
PUBBLICITA'