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Personaggi

VATINEE SUVIMOL

«Vi svelo la mia ricetta per diventare influencer»

marzo 2018

Se fosse una pietanza, ci confida, sarebbe un piatto di “Pad Thai”: noodles saltati con gamberi e salsa di tamarindo. «Un equilibrio di sapori che mi rispecchia: si passa dalla soffice delicatezza delle tagliatelle a un gusto dirompente - aspro e salato -, ma l’ultima nota che rimane sul palato è zuccherina, dolce. Sì, direi che riesce nell’impresa di abbozzare tutti i tratti salienti della mia personalità».
Parola di Vatinee Suvimol: una delle dieci food blogger più amate d’Italia - al punto di essersi trasformata in una vera e propria influencer - nonché primo (e unico) avvocato thailandese del Paese in cui, tra andate e ritorni, vive da quando aveva sei anni. Bergamo è diventata la sua casa nel 2000, per amore di Giuliano Riva, marito e padre di Sofia.
Segni particolari: bellissima. Eppure, a 38 anni, ancora si percepisce come un brutto anatroccolo: colpa di un vissuto doloroso – suggerito persino dall’ignobile nomignolo con cui si riferivano a lei in famiglia, “Nit Noi” (letteralmente: piccolo-poco) - che ha deciso di raccontare in un libro di ricordi e ricette, «La mia storia Thai», edito da iFood.
Un’infanzia passata tra Bangkok, Roma, Singapore, Monaco di Baviera, Vicenza e Palermo, a seguito della madre e del nuovo marito, bramando di potersi firmare con lo stesso cognome - italiano - delle sorelle, per licenziare quel “Suvimol” di cui tanto si vergognava. «Mamma disse che la legge italiana non lo consentiva. Un giorno, però, trovai un Codice civile tra gli scaffali della nostra libreria: mi fiondai nella sezione del diritto di famiglia e fu allora che capì che ero stata ingannata». Qualche anno dopo avrebbe divorato quel tomo durante ogni pausa pranzo, mentre preparava gli esami universitari, lavorando full time come impiegata; senza mai accantonare l’idea di ritrovare quel padre biologico di cui conosceva pochi, pochissimi dettagli. Uno, però, conquistò il cuore di quella bambina triste e insicura: era un pianista. «A Thai pianist»: così, Vatinee, decise di ribattezzare il blog che aprì nel 2010 e che, nel giro di un biennio, le avrebbe regalato una carriera parallela a quella forense. (Leggi l'intervista completa nel numero di aprile)

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