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Motori

LA PROVA

Maserati GranTurismo

maggio 2023

Ci sono auto in produzione da anni che sono diventate classiche e sembrerebbero non dover cambiare mai, come Maserati GranTurismo, nata nel 2007. Poi arriva il nuovo modello e l’emozione raddoppia: l’innovazione profonda è la caratteristica principale della nuova GranTurismo, ma la filosofia alla base di questa evoluzione è da sempre la stessa.
Effetto che solo i grandi designer sanno realizzare - in questo caso il merito è di Klaus Busse, a capo dello stile del Tridente - e che solo pochissimi marchi si possono permettere.
Maserati ha una tale storia che può riuscirci, come ha fatto presentando la nuova GranTurismo che ne contiene la vera essenza, aprendo un nuovo capitolo del concetto di “italian luxury performance”.
Coniuga infatti prestazioni elevate da vera sportiva al comfort necessario per il piacere di viaggiare. Equilibrio tra bellezza e funzionalità, con forme seducenti e prive di eccessi.
Sotto la splendida pelle, soluzioni per prestazioni di assoluto rilievo, unite a comfort e lusso, carattere distintivo di ogni Maserati. Come il suono: che esca dagli scarichi della versione Modena con il motore 3.0 litri V6 Nettuno Twin Turbo da 490 CV (la protagonista di queste immagini per la prova di Economia Magazine) o i 550 della Trofeo, o che provenga dal “sound generator” dell’elettrica GranTurismo Folgore, è in grado di creare sensazioni coinvolgenti. Anche, lo riconosciamo, senza più la disponibilità del motore V8: ma i tempi cambiano, imponendo scelte obbligate. Che, nel caso specifico di Folgore, sono basate su soluzioni tecniche d’avanguardia derivate dalla Formula E - Campionato Mondiale che vede Maserati attualmente impegnata - con tecnologia a 800 Volt e tre motori da 300 kW, introducendo così la trazione integrale.
GranTurismo impiega alluminio e magnesio per contenere la massa a livelli record per la categoria, abbinati con acciai ad altissima resistenza, rivoluzionando i processi produttivi. Anche l’elettronica balza nel futuro con funzioni avanzate di cyber-security e software di controllo di tutti i più importanti sistemi.
L’abitacolo accoglie come solo certe vetture sanno fare: design puro e contemporaneo, con riferimenti all’artigianato italiano in chiave innovativa, per esprimere le diverse anime del Tridente, attraverso la scelta di materiali, lavorazioni e cromie diverse.
L’assenza della leva del cambio permette di sfruttare lo spazio con grande impatto visivo, e una serie di utili vani. Il tunnel centrale liberato da ogni ingombro - tutti i comandi sono digitali - è una celebrazione dei materiali di qualità. La cura dei dettagli fa la differenza: i sedili sportivi con poggiatesta integrati sono comodi e riprendono le lavorazioni della plancia anche sullo schienale. Sono costruiti su un telaio leggero per recuperare peso, anche i posteriori ricalcano quelli anteriori e sono due posti reali. L’infotainment è di ultima generazione, il display raccoglie le principali funzioni in un’interfaccia integrata tattile, con l’head-up che aiuta alla guida, mentre la spettacolarità del Sonus faber audio system coinvolge integralmente. E gran parte dei servizi Maserati Connect sono gratuiti fino a dieci anni.
Contenuti ideali per muoversi con stile lungo il ramo occidentale del Lago di Como, guidando con l’unicità di GranTurismo Modena, apprezzando l’erogazione del motore Nettuno, capolavoro di meccanica italiana.
Dal lungolago di Como abbiamo percorso la sponda occidentale, lungo l’antica Via Regina: questa, superato il passo del Maloja, conduceva fino a Sankt-Moritz, come indica un cartello d’epoca oltre Cernobbio. La tortuosa e meno trafficata direttrice disegna i contorni, nell’alternarsi tra le rocce a sinistra e la riva del lago sulla destra.
Oltre l’abitato di Laglio, la Via Regina sale per confluire nella Via Regina Nuova e, dal punto più stretto del Ramo, di fronte a Careno, si prosegue fino ad Argegno, meta ricca di angoli suggestivi.
E soprattutto appagante per la guida, modificando le modalità tra Comfort, GT, Sport e Corsa. Più, naturalmente, il launch control, per apprezzare l’accelerazione impressionante. E la frenata da Maserati. Nicola D. Bonetti


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