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L'EVENTO

UBI WORLD al Kilometro Rosso, finestre aperte sul mondo

novembre 2014

Mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre, presso il parco Scientifico Tecnologico del Kilometro Rosso di Bergamo, si è svolta l’edizione 2014 di “Ubi World”, l’evento del Gruppo Ubi Banca dedicato all’internazionalizzazione. La kermesse, gratuita e a “porte aperte”, è stata dunque dedicata a tutte le aziende (piccole, medie e grandi) già internazionalizzate, oppure attive solo sul mercato domestico, ma con il desiderio di aprirsi a mercati esteri: 500 aziende hanno dunque risposto all’appello. Un’apertura al mondo che sta interessando da vicino anche il mondo delle banche: nel corso della manifestazione il direttore generale di Ubi Banca, Francesco Iorio, ha infatti annunciato l’apertura entro l’anno di due ulteriori uffici di rappresentanza a New York e Dubai, che si aggiungeranno a quelli già operativi a San Paolo (Brasile), Shangai (Cina), Hong Kong, Mosca (Russia), Mumbai (India) e alla business consultancy attiva a Vienna, mentre in una fase successiva è prevista l’espansione di Ubi in Maghreb, Sud Africa e nel Sudest Asiatico attraverso l’apertura di ulteriori sedi di rappresentanza. L’edizione di quest’anno di “Ubi World” si è dunque focalizzata sia sul tema cruciale dell’internazionalizzazione, sia sugli strumenti offerti dal Gruppo Ubi Banca per rispondere in modo concreto alle aziende in ogni fase del loro percorso di sviluppo. “Abbiamo deciso di affrontare temi a 360° gradi - ha spiegato Sergio Passoni, responsabile Global Transactions and Operations di Ubi Banca - nella due-giorni vi sono state sessioni e workshop dedicati a tutti i temi dell’impresa, di cui l’estero è sì componente-chiave, ma non l’unica. Bisogna dunque tener conto del fatto che in molte realtà il fatturato relativo al mercato inerno è in calo per via della contrazione dei consumi e spesso ci sono alcuni passaggi obbligati da affrontare, non da ultimo il tema del passaggio generazionale: per questo motivo per una Pmi oggi può essere fondamentale avere un export manager, conoscere le lingue, andare all’estero. Noi siamo in grado di aiutarli a leggere questi cambiamenti, offrendo loro competenze, know-how, opportunità e strumenti”. Gli uffici di rappresentanza del gruppo Ubi svolgono dunque le funzioni di guida locale agli imprenditori. “Ogni anno analizziamo circa 500 bilanci di altrettanti istituti creditizi nel mondo. Siamo quindi in grado non solo di indicare al cliente il rating del Paese d’interesse, ma anche delle banche locali - ha aggiunto Passoni -. E questo in tutti i mercati mondiali: al di là degli uffici di rappresentanza, infatti, la struttura di Ubi prevede anche la presenza di 5 area manager dedicati per ciascun continente, che mantengono relazioni con le banche locali per favorire i flussi finanziari con la clientela”. “Ubi World” ha dunque ottenuto un riscontro molto positivo, con adesioni oltre le aspettative: le iniziative di Ubi Banca rivolte all’estero hanno richiamato, in particolare, aziende tra i 10 e i 15 milioni di fatturato annuo. E, tra i vari workshop e tavole rotonde organizzate nella due-giorni al Kilometro Rosso (sono stati ben 22 i convegni tematici sugli argomenti di maggiore attualità e rilevanza per l’internazionalizzazione produttiva e commerciale delle imprese) nella mattinata di giovedì si è tenuta quella dal titolo “Ottobre 2014: prospettive e mercati di sbocco in un contesto mondiale geopoliticamente caldo”, che ha visto l’esposizione delle previsioni riguardo all’export italiano nell’immediato futuro, con una crescita, secondo i dati Sace, che sarà diretta prevalentemente verso Nord America e Asia. Un panorama globale non privo però di rischi: tra i principali vi è l’instabilità geo-politica. Nel corso dell’incontro è infatti emerso come quest’ultima abbia causato mancati introiti all’export italiano: nel triennio 2011-2013 mancano infatti all’appello 36,6 miliardi di euro. Un fattore di cui occorre tener conto, così come del fatto che le imprese con quote elevate di export sul fatturato abbiano indice di performance più alti rispetto alle altre: un’opportunità di sviluppo che va colta in un mondo che cambia e cresce molto velocemente. E, come sottolineato da tutti i relatori, l’importante è partire bene, con punti di riferimento solidi e affidabili. Consapevoli, però, della nostra forza: il mondo ha bisogno di Made in Italy. In questo senso la Piattaforma Ubi World, ripercorrendo la struttura tipica dei processi di internazionalizzazione, raccoglie i prodotti e servizi necessari in ciascuna fase, partendo dall’analisi della struttura aziendale e valutazione dei potenziali mercati esteri, fino alla progettazione strategica e operativa dei piani di sviluppo e all’offerta di servizi quali il cash management, finanziamenti per l’internazionalizzazione e sistemi di incasso e pagamento nella SEPA. I servizi riferiti a Ubi World sono accessibili presso i 32 Centri Estero di Ubi Banca attivi in tutte le aree di presenza del Gruppo. E tra i servizi di maggior rilievo rientra “Go to World”, che prevede, su richiesta del cliente, tre fasi progressive di analisi e consulenza: check up dell’impresa per valutare la presenza dei requisiti strutturali necessari ad affrontare un mercato estero, analisi qualitativa e quantitativa dei potenziali mercati di sbocco e realizzazione del piano operativo d’internazionalizzazione.

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