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LE MURA DI BERGAMO

Siamo patrimonio mondiale dell'umanità

agosto 2017

Le mura di Bergamo patrimonio dell’Unesco: sembra un sogno diventato realtà. Il 9 luglio si è festeggiato infatti questo importante traguardo attraverso diverse iniziative che hanno coinvolto la nostra città. Su porta San Giacomo è stato proiettato il logo Unesco, mentre anche sui Propilei di Porta Nuova si possono ammirare le lettere che compongono la parola “Unesco”, a simboleggiare l’importante obiettivo raggiunto. Un telo di 13 metri di lunghezza ondeggia sui ponteggi per i lavori di consolidamento del viadotto di San Giacomo, a sottolineare con maggior enfasi una fase importante della storia di Bergamo. La candidatura a diventare patrimonio dell’Unesco, denominata “Opere di Difesa Veneziane tra XVI e XVII secolo. Stato de Terra - Stato de Mar”e accolta da quest’ultimo, abbraccia un territorio che si estende per oltre 1000 km, comprendendo le fortificazioni veneziane di Bergamo, Peschiera, Palmanova, Sebenico e Zara in Croazia e Cattaro in Montenegro. Si tratta del cinquantatreesimo sito UNESCO italiano (primo paese al mondo per numero di siti patrimonio dell’Umanità), l’11mo in Regione Lombardia. Tre le diverse amministrazioni che si sono susseguite per sostenere l’iniziativa (Bruni, Tentorio e Gori). Il progetto affonda le sue radici nel lontano 2007 quando Gianni Carullo, storico del comune di Bergamo, fu il primo a intuire come le fortificazioni veneziane andassero valorizzate. L’idea, accolta successivamente da Francesco Macario, allora assessore della giunta Bruni, venne elaborata fino ad approdare al tema da proporre per il riconoscimento dell’Unesco, ovvero “Il sistema difensivo alla moderna della Serenissima Repubblica”, poi denominato “Le opere di difesa veneziane tra XII e XVII secolo. Stato de Terra. Stato de Mar”e che comprendeva undici città tra cui Bergamo, tre regioni italiane (Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia) e tre diverse nazioni (Italia, Croazia, Montenegro). Il 2010 è l’anno della candidatura ufficiale, quando viene creata l’Associazione Terre di San Marco, con l’obiettivo di coinvolgere il più possibile la cittadinanza sui temi del progetto. Da questo momento in poi è un’escalation verso l’approvazione della candidatura: nel 2014 essa viene infatti iscritta nella Tentative List di Italia, Croazia, Montenegro. Nel 2016 gli sforzi si concentrano tutti sulla candidatura, che sarà l’unica italiana dell’anno, denominata “Opere di difesa veneziane”. Per sostenere tale progetto coinvolgendo il maggior numero di persone, sempre nel 2016 viene promosso “L’abbraccio delle mura”, un evento che ottiene un successo clamoroso, un nuovo record per la più lunga staffetta di abbracci mai realizzata al mondo, ben 1.255. Infine, nel 2017 il responso di ICOMOS, che ammette la candidatura delle opere di difesa veneziane. Ancor oggi turisti da tutto il mondo sono attratti da quest’importante patrimonio storico che ci appartiene. Come ha infine sottolineato il primo cittadino Giorgio Gori: “Questo è un giorno molto importante per la nostra città e vorrei ringraziare tutte le persone che in questi 10 anni hanno creduto in questo sogno. le Mura, che una volta rappresentavano la chiusura e la difesa della comunità, sono oggi il simbolo dell’apertura di Bergamo al mondo”.


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