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Economia

DENTRO LA BANCA

Bankitalia Bergamo, tutti i segreti della filiale

dicembre 2014

Bergamo. Nella nostra città, c’è una filiale della Banca D’Italia: si è salvata dall’ultima riorganizzazione della sua struttura periferica. Non era scontato, visto che, in tutto il territorio nazionale, altre trentatré filiali sono state chiuse. Precedentemente, infatti, c’era una sede per ogni provincia, ad esclusione delle province d’istituzione successiva al 1992. Il suo Direttore, Salvatore Gangone, ha accettato di parlare con noi, per i nostri lettori, dell’attività della “sua” filiale e della sua esperienza professionale.

Direttore, cosa ha salvato la sede di Bergamo dai tagli, considerato che in Lombardia la Banca d’Italia è presente nelle città di Milano, Brescia, Como, Sondrio e Varese? Quali sono le sue specificità?
Le scelte di cui parla furono effettuate sulla base di indicatori di attività riferiti alle filiali, tenendo presente i territori di riferimento. L’intuizione, poi rivelatasi esatta, di una succursale su cui far convergere facilmente le banconote del sistema bancario locale ne determinò la spinta verso la specializzazione in STC (specializzata trattamento contante). Naturalmente, la trasformazione da filiale ordinaria, a operatività piena, in filiale specializzata  comportò una serie lunga e complessa di lavori di adattamento (soprattutto per far spazio alle nuove sofisticate apparecchiature di selezione delle banconote) che mutarono profondamente gli spazi interni della  vecchia sede.

Quali sono i compiti di questa sede periferica? Quale è il suo campo di specializzazione? Fate servizio al pubblico?
Come dicevamo, scelto il modello di filiale specializzata nel trattamento delle banconote, ne vennero tratteggiati i compiti in relazione al nuovo importante incarico, che - come noto - si ricollega alla funzione “nativa” di una Banca Centrale: la funzione di emissione monetaria. La prima conseguenza fu la chiusura  al pubblico per effetto del venir meno di tutti i compiti che si ricollegano alle esigenze della utenza “retail”: dal Servizio di Tesoreria dello Stato al servizio dei vaglia cambiari, dal cambio delle banconote alla CAI e cosi via; trasferite anche le funzioni di Vigilanza sulle banche e di Ricerca economica territoriale alla Sede di Milano ed in parte alla consorella bresciana, tuttora aperta e a piena operatività. Oggi la nostra utenza è rappresentata esclusivamente da banche e Poste o - su mandato di queste - da Società di servizi per tutto ciò che attiene al trattamento del contante. In buona sostanza, tutto il circolante delle piazze lombarde (che non confluisce su Milano e Brescia) viene presentato da loro ai nostri sportelli. Le banconote così versate vengono lavorate con sofisticate apparecchiature che distruggono gli esemplari logori, individuano i biglietti sospetti di falsità e rimettono in circolo quelli ancora “spendibili”. Un vero e proprio lavoro di pulizia della circolazione perché i biglietti che passano di mano in mano nella nostra regione siano di buona qualità e, soprattutto, legittimi. In cambio delle banconote versate, infatti, la nostra filiale restituisce al sistema bancario banconote “fior di stampa” o comunque verificate dalle nostre apparecchiature.

Contribuite anche alla stesura della relazione sull’economia italiana? In che modo?
Partecipiamo alla realizzazione delle interviste alle aziende bergamasche, propedeutiche alla redazione delle note economiche regionali e del connesso aggiornamento congiunturale di novembre (presentato recentemente proprio qui a Bergamo ndr): è una attività che abbiamo iniziato a svolgere da un paio d’anni, affiancandola ai compiti tradizionali e riuscendo così da un lato ad essere di aiuto alla Divisione ARET della Sede di Milano, dall’altro ad arricchire il bagaglio professionale dei nostri giovani assunti, dotati di un’alta scolarizzazione e di una buona preparazione generale. Questo ci ha consentito di valorizzare al meglio competenze e qualità di risorse meritevoli che costituiscono per la Banca il suo “capitale  più prezioso: il capitale umano.

E cosa dice l’ultimo aggiornamento congiunturale?
L’indagine della Banca d’Italia, effettuata nel mese di ottobre su un campione di 329 imprese industriali lombarde con almeno 20 addetti, conferma la debolezza dell’attuale fase ciclica: le aziende che hanno registrato una diminuzione del fatturato nei primi tre trimestri del 2014 sono risultate più numerose di quelle che ne hanno segnalato un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I risultati sono stati più favorevoli per le aziende di medie e grandi dimensioni che hanno beneficiato di un migliore andamento del fatturato estero. Riguardo alle prospettive a breve termine, seppure in un quadro di forte incertezza ed eterogeneità delle risposte, le imprese prefigurano una ripresa dell’attività produttiva nel quarto trimestre rispetto al terzo; le attese a sei mesi per gli ordini totali e, in misura più consistente, per quelli esteri confermano indicazioni di modesto recupero.

Il 23 settembre è entrata in circolazione la nuova banconota da 10 Euro. Cosa ha di nuovo rispetto alle precedenti e quali sono le sue particolarità? Cosa la rende più difficile da falsificare?
Le nuove banconote da €5 e €10 sono dotate di caratteristiche di sicurezza all’avanguardia, che le rendono ancora più difficili da falsificare rispetto a quelle emesse in precedenza. Come i biglietti della prima serie sono, tuttavia, facili da verificare. Basta applicare il metodo “toccare, guardare, muovere”.

Quali sono le principali caratteristiche di sicurezza delle nuove banconote?
Consistenza della banconota: la carta è caratterizzata da una particolare sonorità e consistenza. Stampa in rilievo: lungo i margini destro e sinistro della banconota è stampata una serie di trattini in rilievo; anche sfiorando l’immagine principale, le iscrizioni e la cifra di grandi dimensioni indicante il valore si percepisce un effetto di maggior spessore. Filigrana con ritratto: guardando una banconota in controluce si possono scorgere il ritratto di Europa, la cifra del valore e una finestra. Se si appoggia la banconota su una superficie scura, le zone in chiaro risulteranno più scure. Filo di sicurezza: guardando una banconota in controluce, il filo di sicurezza appare come una linea scura. Numero verde smeraldo: muovendo una banconota, la cifra produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale. Il numero inoltre cambia colore, passando dal verde smeraldo al blu scuro. Ologramma con ritratto: muovendo una banconota, la striscia argentata rivela il ritratto di Europa, una finestra e la cifra del valore.

Precedentemente, il 2 maggio 2013, entrava in circolazione il nuovo 5 Euro. Quali saranno le prossime fasi di questo aggiornamento?
Ogni anno, fino al 2019, verrà emesso un nuovo taglio della serie Europa o serie due come è chiamata appunto la seconda serie dell’Euro.

Quali sono i suoi obiettivi come direttore della filiale di Bergamo della Banca D’Italia?
Gli obiettivi sono quelli assegnati dall’Istituto: monitorare il circolante, nel bacino di riferimento, perché la gente possa avere fiducia nell’Euro, inteso come banconota, fiducia nella legittimità e nella integrità della moneta. Non dimentichiamo tra l’altro che una attenta e non occasionale analisi dei flussi di contante è uno degli elementi di prevenzione e contrasto del fenomeno del riciclaggio, su cui, come noto, la Banca è fortemente impegnata. Al di là degli obiettivi propri del nostro “core business”, ma in linea con gli indirizzi aziendali e con le nostre precipue finalità istituzionali, spero - come dicevo prima - di far conoscere sempre di più la Banca ai cittadini e di essere loro vicini con tutte le nostre competenze e le nostre iniziative. CDG

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